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My Historical Solution collabora con Modotive Innovation Marketing creando video sonori senza la preoccupazione di interferire con le norme giuridiche riportate nei paragrafi sucessivi qui sotto.

 

Ecco la nostra soluzione ideale:

 -   dotandosi di un circuito chiuso, ovvero un sistema video isolato dalla ricezione di canali TV, perché le proiezioni che vogliamo rendere      pubbliche riguardano solo contenuti aziendali.

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Allora crea la connessione video interattiva per i vostri clienti.

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Lasciamo a voi i link e info per capire al meglio tutte le sfumature giuridiche:

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Installare TV e Monitor

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L’installazione di TV o Monitor all’interno di un’attività commerciale come negozi, hotel, bar, ristoranti, palestre, centri commerciali o qualsiasi altra forma di esercizio pubblico è un’operazione semplice e spesso scontata.

Chi apre un’attività di qualsiasi genere spesso valuta la possibilità di installare una TV o un monitor per dare la possibilità al suo pubblico di intrattenersi mentre frequenta i suoi ambienti.

Quello che forse non tutti sanno è che ogni TV o monitor ha un costo che va ben oltre il valore materiale dell’oggetto ed è relativo alle licenze necessarie per mantenerlo acceso nel proprio locale.

 

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Quali costi devo sostenere

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La presenza di Monitor o TV all’interno della propria attività commerciale comporta il pagamento di imposte per la pubblica proiezione.

Gli enti che regolamentano la pubblica proiezione sono tanti e diversi e possono essere coinvolti tutti o solo alcuni in base alla tipologia di dispositivo che installo.

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Parliamo quindi di:

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  • SIAE/SCF/LEA

  • RAI

  • MPLC

 

Tutti questi enti raccolgono i proventi per ridistribuirli agli aventi diritto.
Come per la pubblica diffusione musicale, anche in questo caso il discorso è analogo. Se riproduco contenuti protetti dal diritto d’autore devo assicurarmi di avere la licenza per farlo.

 

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RAI

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Il famigerato canone RAI è un componente fondamentale per ottenere la licenza di pubblica riproduzione. Nel caso di attività commerciali la licenza RAI viene chiamata “Canone Speciale”.

In questo caso la differenza la fa il tipo di dispositivo che decido di montare. Infatti il canone RAI è strettamente legato alle trasmissioni dei canali TV quindi se il mio dispositivo è un monitor non sono tenuto a pagare.

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Per maggiori informazioni consultare:


http://www.canone.rai.it/speciali/speciali.aspx

 

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TV o Monitor differenze

Innanzitutto distinguiamo bene i due dispositivi perché le differenze sono sia di carattere tecnico che di carattere legislativo.

Una TV si differenzia da un monitor perché è dotata di un componente hardware chiamato ricevitore di antenna (in gergo DVBT o DVBT2). Attraverso questo componente già presente a bordo è possibile riprodurre le normali trasmissioni TV provenienti dall’antenna senza bisogno di dispositivi esterni.

Un monitor invece non ha questo componente a bordo e quindi qualunque cosa voglia riprodurre deve essere trasmessa da un dispositivo esterno che collegherò al monitor.


Nella categoria monitor fanno parte anche i videoproiettori, i video-wall e tutti i dispositivi analoghi che non hanno il ricevitore di antenna.

 

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SIAE/SCF/LEA

La presenza di TV o monitor all’interno di un’attività commerciale implica quasi sempre il pagamento di questi 3 enti che si raggruppano sotto il titolo di Collecting Society.

Il pagamento di uno non esclude il pagamento degli altri in quanto ognuno gestisce una tipologia differente di diritto d’autore. La loro licenza copre il contenuto audio presente nel contenuto video.

Nel caso non si voglia proiettare nulla che abbia a che fare con un copyright devo dimostrarlo comunicandolo chiaramente alle società.
Le collecting society infatti danno per scontato che la presenza di una TV o un Monitor implica la riproduzione di contenuti protetti, anche se non è vero quindi non comunicandolo andrò incontro ad una sanzione certa.

 

Per maggiori informazioni:

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MPLC

Non molti conoscono questo ente il cui nome è l’acronimo di Motion Picture Licensing Company, nato negli Stati Uniti nel 1986 e presente in Italia dal 2011.

Per proiettare legalmente in ambito non domestico un’opera audiovisiva è richiesta l’autorizzazione del produttore cinematografico. MPLC è la principale concessionaria a livello mondiale di licenze cinematografiche per la visione pubblica di film.

L’ente rilascia a livello internazionale l’autorizzazione per la tutela del Diritto D’Autore in capo al produttore cinematografico per l’esecuzione pubblica delle opere.

Per opere audiovisive si intendono film, serie tv, cartoni animati, documentari,ecc.. tutto materiale protetto da copyright e destinato ad un uso esclusivamente domestico se non autorizzati dal produttore.

E’ possibile che nella propria attività la visione di film o contenuti analoghi non sia un’attività prevista e anzi probabilmente non è neppure voluta ma dal primo momento che l’utilizzatore ha la possibilità di far vedere le normali trasmissioni TV ha la possibilità di trasmettere anche contenuti MPLC.

In ogni caso è necessario dotarsi di licenza MPLC per prevenire la possibilità di trasmettere contenuti audiovisivi che necessitano di tale licenza.

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Per maggiori informazioni consultare: https://www.mplc.it/

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